Palazzo Caiselli
Palazzo Caiselli
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zano59
Trieste, Italia7.128 aportes
oct. de 2016 • Solitario
Poco appariscente l'esterno dell'antico palazzo dei Caiselli, rimaneggiato nell'Ottocento dall'architetto Jean Le Terrier de Manetot e ristrutturato dall'Università di Udine nel 2004. Nell'occasione sono state ricuperati diversi decori, mentre il grande affresco di Tita Tiepolo è ora ai Musei Civici. È sede del Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali ma è comunque visitabile.
Escrita el 22 de octubre de 2016
Esta opinión es la opinión subjetiva de un miembro de Tripadvisor, no de Tripadvisor LLC. Tripadvisor les hace controles a todas las opiniones.
raoulhood
Towson, MD2.907 aportes
jun. de 2015 • Solitario
Come in altre vie del centro di Udine, con l'avvento di metodologie murtorie più raffinate, il settecento ha visto diverse famiglie nobili e comunque facoltose acquisire piccole casette contigue per formare un palazzo di ampio respiro e certamente di buon prestigio per la stessa famiglia. E' il caso di via Savorgnana ma anche di via Bartolini e Piazza San Giacomo.
In quest'ultima piazzetta, dominata dalla chiesetta omonima ( iniziata nel trecento e successivamente ampliata ed abbellita alla fine del quattrocento) si affacciavano delle catapecchie che erano motivo di disdoro per la stessa chiesa poichè proprio dirimpettaie sulla destra.
La famiglia Caiselli, colta e facoltosa dinastia udinese, dopo un tentativo di riassetto architettonico a metà del seicento si affidò all'architetto francese Jean Le Terrier de Manetot per realizzare una facciata neoclassica con all'interno ampie sale. Per la decorazione dei saloni si avvalse di diversi artisti tra cui, nel 1740, di Tita Tiepolo che dipinse il famoso "fresco" titolato "La Virtù e la Nobiltà trionfano sull'ignoranza" ( oggi traslato ai Civici Musei).
Seguì un periodo di manomissioni di cui l'ultima all'inizio del novecento ( quella che vediamo oggi) con la creazione di un porticato per la creazione di negozi. La facciata de Le Terrier fu completamente stravolta con addirittura l'entrata ufficiale fu traslata in vicolo Florio.
Nella prima decade di questo millennio l'Università degli Studi di Udine divenne proprietaria ed iniziò un complesso restauro con cui sono state recuperate nascoste o perse testimonianze architettoniche e decorazioni, destinando poi il Palazzo Caiselli a sede del Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali.
E' possibile visitarlo da lunedì al venerdì 8.00-19.00; consigliabile telefonare al+39 0432 556100
*** vorrei attardarmi su una considerazione sul titolo dell'opera del Tiepolo; Il committente era un nobile e certamente non pensava alla "nobiltà d'animo" ma a quella di "casta". L'ignoranza non viene certamente sopraffatta dalla "nobiltà" ma dallo studio accessibile a tutti senza limiti di censo e pertanto trovo più che giusto che ora il Palazzo sia sede di una Facoltà Universitaria e non di élite nobili o nostalgici gruppi sovraordinati come categoria sociale a cui viene attribuita una specifica o generica superiorità rispetto alla restante parte del popolo.
In quest'ultima piazzetta, dominata dalla chiesetta omonima ( iniziata nel trecento e successivamente ampliata ed abbellita alla fine del quattrocento) si affacciavano delle catapecchie che erano motivo di disdoro per la stessa chiesa poichè proprio dirimpettaie sulla destra.
La famiglia Caiselli, colta e facoltosa dinastia udinese, dopo un tentativo di riassetto architettonico a metà del seicento si affidò all'architetto francese Jean Le Terrier de Manetot per realizzare una facciata neoclassica con all'interno ampie sale. Per la decorazione dei saloni si avvalse di diversi artisti tra cui, nel 1740, di Tita Tiepolo che dipinse il famoso "fresco" titolato "La Virtù e la Nobiltà trionfano sull'ignoranza" ( oggi traslato ai Civici Musei).
Seguì un periodo di manomissioni di cui l'ultima all'inizio del novecento ( quella che vediamo oggi) con la creazione di un porticato per la creazione di negozi. La facciata de Le Terrier fu completamente stravolta con addirittura l'entrata ufficiale fu traslata in vicolo Florio.
Nella prima decade di questo millennio l'Università degli Studi di Udine divenne proprietaria ed iniziò un complesso restauro con cui sono state recuperate nascoste o perse testimonianze architettoniche e decorazioni, destinando poi il Palazzo Caiselli a sede del Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali.
E' possibile visitarlo da lunedì al venerdì 8.00-19.00; consigliabile telefonare al+39 0432 556100
*** vorrei attardarmi su una considerazione sul titolo dell'opera del Tiepolo; Il committente era un nobile e certamente non pensava alla "nobiltà d'animo" ma a quella di "casta". L'ignoranza non viene certamente sopraffatta dalla "nobiltà" ma dallo studio accessibile a tutti senza limiti di censo e pertanto trovo più che giusto che ora il Palazzo sia sede di una Facoltà Universitaria e non di élite nobili o nostalgici gruppi sovraordinati come categoria sociale a cui viene attribuita una specifica o generica superiorità rispetto alla restante parte del popolo.
Escrita el 27 de julio de 2015
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